19/05/10

ogni tanto una bella notizia


speriamo non cambino la sentenza in cassazione...


tratto da www.repubblica.it


G8

Diaz, condannati i vertici della polizia
L'appello ribalta sentenza di primo grado

Condanne per un totale di 85 anni di carcere a 25 dei 27 imputati. Tra loro tutti i massimi esponenti delle forze dell'ordine. Nel primo grado di giudizio, nel 2008, erano stati assolti in 16

GENOVA - I giudici della Terza sezione della Corte d'Appello di Genova hanno ribaltato la sentenza di primo grado 1 per i disordini e l'irruzione alla scuola Diaz del luglio 2001 a Genova. Tutti i vertici della polizia che erano stati assolti hanno subito condanne comprese tra 3 anni e 8 mesi e 4 anni unitamente all'interdizione dai pubblici uffici per 5 anni. Nel complesso le pene superano gli 85 anni. In totale sono stati condannati 25 imputati sui 27.

Il capo dell'anticrimine Francesco Gratteri è stato condannato a quattro anni, l'ex comandante del primo reparto mobile di Roma Vincenzo Canterini a cinque anni, l'ex vicedirettore dell'Ucigos Giovanni Luperi (oggi all'Agenzia per le informazioni e la sicurezza interna) a quattro anni, l'ex dirigente della Digos di Genova Spartaco Mortola (ora vicequestore vicario a Torino) a tre anni e otto mesi, l'ex vicecapo dello Sco Gilberto Caldarozzi a tre anni e otto mesi.
Altri due dirigenti della Polizia, Pietro Troiani e Michele Burgio, accusati di aver portato le molotov nella scuola, sono stati condannati a tre anni e nove mesi. Non sono stati dichiarati prescritti i falsi ideologici e alcuni episodi di lesioni gravi. Sono invece stati dichiarati prescritti i reati di lesioni lievi, calunnie e arresti illegali. Per i 13 poliziotti condannati in primo grado le pene sono state inasprite.

Il procuratore generale, Pio Macchiavello, aveva chiesto oltre 110 anni di reclusione per i 27 imputati. In primo grado furono condannati 13 imputati e ne furono assolti 16, tutti i vertici della catena di comando. I pubblici ministeri Enrico Zucca e Francesco Cardona Albini avevano chiesto in primo grado 29 condanne per un ammontare complessivo di 109 anni e nove mesi di carcere. In primo grado furono assolti Francesco Gratteri, ex direttore dello Sco e oggi capo dell'Antiterrorismo, Giovanni Luperi; Gilberto Caldarozzi e Spartaco Mortola.

(18 maggio 2010)

18/05/10

portiamo via i soldati italiani dall'Afghanistan

Esprimere un giudizio critico davanti alla morte è sempre difficoltoso.
Non si può cancellare la sensazione di sconforto che la scomparsa di due giovani vite crea, estraniarsi dalla situazione è praticamente impossibile.
Di fronte alla morte dei due alpini avvenuta in Afghanistan (e al ferimento di altri due) il primo pensiero non puo' che andare alle famiglie dei caduti, al dolore provocato loro da questa immane tragedia.

Ma, una volta superato l'impatto iniziale che ci porta alla situazione di sgomento e di "paralisi critica", è necessario riflettere sull'accaduto senza banalizzare e senza farsi guidare dalle emozioni.

Come si fa a chiamare "operazione umanitaria o di pace" un'operazione militare che ha provocato diverse migliaia di morti in più di otto anni di conflitto armato?
Cosi si può pensare di sconfiggere il terrorismo con il terrore?
Come si può pensare di esportare la democrazia con armi e torture?

Queste domande non sono assolutamente scollegate all'attentato del 17 maggio che ha provocato la morte dei due soldati italiani.
Anzi, se non si dà una risposta chiara a questi quesiti non si riesce a comprendere a pieno quello che è avvenuto.
Perchè in Afghanistan le forze d'occupazione del paese (cioè le forze della NATO) non stanno assolutamente esportando la democrazia (se mai sia possibile esportare un modello politico..) o creando una situazione di pace, ma stanno cancellando ogni forma di dissenso per potersi spartire liberamente le risorse del territorio.
L'arresto/sequestro degli operatori di Emergency (fortunatamente liberati..) è stato il chiaro segnale della volontà dei soldati impegnati nella missione ISAF di eliminare ogni voce critica all'interno del paese, ogni testimonianza scomoda.
E la resistenza dei talebani è, non giustificabile, ma comprensibile.
Quando dei soldati vanno in zone di guerra conoscono alla perfezione i rischi a cui vanno incontro e se li accettano lo fanno per ideologia o per soldi, non certo pensando al bene della popolazione.

Io sono un pacifista, lo dico senza nessun problema e lo rivendico con orgoglio dopo aver sentito le deliranti dichiarazioni del ministro della difesa (forse sarebbe meglio dire della guerra) La Russa, che ha definito i pacifisti italiani "unilaterali e dannosi".
Se si fosse dato retta a queste persone dannose oggi non staremmo ricordando le 22esime vittime italiane in Afghanistan!!

Quanti morti ancora dovranno esserci prima di capire l'idiozia della guerra??

RITIRO IMMEDIATO DEI SOLDATI DALLA GUERRA AFGHANA!

CONTRO TUTTE LE MISSIONI MILITARI!

13/05/10

Fede vs Saviano

Dopo i continui attacchi di Emilio Fede nei confronti di Roberto Savianocredo sia necessario prendere una posizione, scegliere da che parte stare.


ecco i video con i recenti interventi di Fede contro Saviano:

Fede vs Saviano (e Sabina Guzzanti) al Tg4


Fede vs Saviano su Radio Radio



Il premier ordina di colpire (le varie dichiarazioni sulla gravità di libri e film che parlano di mafia), e i suoi lacchè obbediscono.

NON E' QUESTIONE DI MELE MARCE

articolo apparso su il manifesto
di Giuliano Pisapia



Stefano Gugliotta è libero. Un sospiro di sollievo per lui, i suoi familiari e tutti coloro che ancora si indignano di fronte all'ingiustizia e alle ingiustizie. Ma, anche, un senso di angoscia e di rabbia se solo si pensa che Stefano, colpito da una violenza gratuita, mai avrebbe dovuto essere privato della libertà. Si affollano mille domande, una tra tutte: cosa sarebbe accaduto se, di fronte all'ennesimo episodio di «macelleria cilena», non vi fosse stato quel filmato che ha potuto ripristinare una verità che si voleva dolosamente nascondere. È tragico doverlo dire, ma è ancora più angosciante non poterlo negare.
Di fronte alle parole di più poliziotti, e a un probabile verbale falso, per l'ennesima volta l'impunità della violenza avrebbe sopraffatto la verità della ragione. L'esperienza ci è maestra: di fronte alla prepotenza del potere, chi ne è testimone - impaurito o intimidito - si volta, troppo spesso, dall'altra parte o, guarda e poi sparisce.
Di fronte a un filmato oggettivamente incontestabile, il Ministro dell'Interno intende costituirsi parte civile contro il poliziotto fellone. Una scelta di per sé apprezzabile, se non rasentasse la sfrontatezza, dal momento che quanto accaduto è l'effetto proprio delle leggi volute da questo governo; è il risultato di una cultura di cui è intrisa questa maggioranza, che ha creato consenso proprio sull'ostilità verso gli emarginati, i deboli, i diversi, gli extracomunitari, i soggetti deboli, chi non può difendersi, perché la sua colpa è di essere su un motorino, senza casco e «con la maglietta rossa». Stefano è vivo e libero; così non è per Federico Aldovrandi, Stefano Cucchi, Aldo Bianzino, Giuseppe Uva e tanti altri. Storie diverse, ma simili per la violenza subìta da chi, per conto dello stato, aveva il dovere di garantire la loro libertà, la loro vita e, invece, ha usato la divisa per violentare il diritto e calpestare i diritti.
Certo, non bisogna generalizzare, ma non sono tollerabili il silenzio e l'omertà che dilagano anche tra le forze dell'ordine, con la progressiva emarginazione di chi ancora si batte per la democratizzazione delle forze dell'ordine. E la responsabilità è, innanzitutto, di chi ha approvato misure quali il prolungamento del periodo di permanenza nei C.I.E. (dove l'abuso, la violenza e la sopraffazione sono quotidiani), le ronde, il far-west penale ed ha ripristinato reati, quali l' oltraggio a pubblico ufficiale che la Corte Costituzionale, decenni fa, aveva definito «il prodotto della concezione dei rapporti tra pubblici ufficiali e cittadini tipici dell'ideologia fascista e quindi estranei alla coscienza democratica instaurata dalla costituzione democratica».
Ecco perché non si può più parlare solo di «mele marce» ma, piuttosto, di una involuzione culturale che muove dall'alto, da chi ci governa. Ecco perchè la nostra denuncia deve essere continua, ecco perché dobbiamo usare tutti gli strumenti della democrazia per opporci a un abisso che ci sta avvicinando a un passato che speravamo tramontato. La storia ce lo ha insegnato: non si è mai troppo attenti alla difesa della garanzie democratiche; ogni cedimento di fronte alla difesa di un diritto determina un abuso maggiore che alla fine incide irreversibilmente sulle regole della democrazia. E di ciò, non dobbiamo dimenticarlo, è responsabile anche chi si è opposto in Parlamento a leggi - quale quelle sull'identificazione delle forze dell'ordine o del Garante delle persone private della libertà - che sarebbero determinanti per porre un freno a condotte vili, quale quelle di chi usa la forza per calpestare i diritti e massacrare i corpi di chi non è in grado di difendersi.

12/05/10

crisi dimenticate

troppo spesso nei nostri tg e nelle trasmissioni di "approfondimento" vediamo servizi che riguardano delitti di cronaca nera, vita privata di vip (o presunti tali), reality show.. ma difficilmente si parla di ciò che avviene nel mondo.

Fortunatamente ogni anno Medici Senza Frontiere ci ricorda che esistono le cosiddette "crisi dimenticate" e pubblica un rapporto su di esse consultabile online.

ecco a voi il link per poterlo leggere:

clicca qui

10/05/10

in ricordo di Peppino Impastato

mentre il governo si fa vanto dei successi dell'anti-mafia (quale merito avrebbe???) e il lecca-piedi Emilio Fede spara a zero su Saviano in modo demenziale, con un giorno di ritardo dall'anniversario della sua morte, voglio rendere omaggio a Peppino Impastato con le parole dell'amico Salvo Vitale.




"Stamattina Peppino avrebbe dovuto tenere il comizio conclusivo della sua campagna elettorale.
Non ci sarà nessun comizio e non ci saranno più altre trasmissioni. Peppino non c'è più, è morto, si è suicidato. No, non sorprendetevi perché le cose sono andate veramente così. Lo dicono i carabinieri, il magistrato lo dice. Dice che hanno trovato un biglietto: "voglio abbandonare la politica e la vita".
Ecco questa sarebbe la prova del suicidio, la dimostrazione. E lui per abbandonare la politica e la vita che cosa fa: se ne va alla ferrovia, comincia a sbattersi la testa contro un sasso, comincia a sporcare di sangue tutto intorno, poi si fascia il corpo con il tritolo e salta in aria sui binari. Suicidio.
Come l'anarchico Pinelli che vola dalle finestre della questura di Milano oppure come l'editore Feltrinelli che salta in aria sui tralicci dell'Enel. Tutti suicidi. Questo leggerete domani sui giornali, questo vedrete alla televisione. Anzi non leggerete proprio niente, perché domani stampa e televisione si occuperanno di un caso molto importante. Il ritrovamento a Roma dell'onorevole Aldo Moro, ammazzato come un cane dalle brigate rosse. E questa è una notizia che naturalmente fa impallidire tutto il resto. Per cui chi se ne frega del piccolo siciliano di provincia, ma chi se ne fotte di questo Peppino Impastato. Adesso fate una cosa: spegnetela questa radio, voltatevi pure dall'altra parte, tanto si sa come vanno a finire queste cose, si sa che niente può cambiare. Voi avete dalla vostra la forza del buonsenso, quella che non aveva Peppino.
Domani ci saranno i funerali. Voi non andateci, lasciamolo solo. E diciamolo una volta per tutte che noi siciliani la mafia la vogliamo. Ma no perché ci fa paura, perché ci da sicurezza, perché ci identifica, perché ci piace. Noi siamo la mafia. E tu Peppino non sei stato altro che un povero illuso, tu sei stato un ingenuo, sei stato un nutto immescato cu niente."


SALVO VITALE [Discorso fatto a Radio Aut la notte della morte di Peppino Impastato]

06/05/10

libertà di stampa

Quando un presidente del consiglio dice che nel suo paese c'è "troppa liberta' di stampa", è giunto il momento di preoccuparsi seriamente!
Ho paura che il decreto sulle intercettazioni sia solo il primo di una lunga lista...

Solidarietà al blogger Michel Abbatangelo querelato da Renzo Bossi

In solidarietà del blogger Michel Abbatangelo pubblico il suo "diario segreto di Renzo Bossi".




Capitolo 1°

Schiaffi e insulti,
Corona rischia il linciaggio

Papa Umberto oggi mi ha dato qualche pacca sulle spalle,è contento e medita di darmi nuove responsabilità,mi incoraggia e non cessa di mettermi sull’avviso,”attento alle donne…” ha paura che i comunisti o quell’ebreo di De Benedetti con la sua rivista parrochiale che chiama La Repubblica mi giochino qualche brutto scherzo e mi ficchino nel letto una Patrizia D’Addario.
Come tipa non mi dice un gran che ….preferisco di gran lunga l’altra Graziana Capone; anche se lo so papa Umberto mi farà gentilmente notare che abita in uno stato estero e che un vero Padano con Il Regno delle due Sicilie non ha nulla da spartire.
Pero stà “invenzione” della “mignottocrazia” ha del geniale,pure che corrisponda tutto al vero non ci vedo niente di male.
Gli Islamici hanno il loro paradiso con 70 vergini e perchè un Padano autentico,onesto come me niente?!
Almeno per quanto mi riguarda anzi,la cosa mi attizza cosi tanto che ho chiesto all’amico di papa Silvio Berlusconi di invitarmi piu spesso a Villa Certosa.

Papa Umberto il giorno dopo mi ha mollato uno scapaccione che mi ha fatto girare la testa come le pale del ventilatore “…guai a te se ti metti grilli in testa!” mi ha detto,la mamma si è fatta un pianto e Papa Umberto per consolarla le ha deto che avrebbe raccolto le sue lacrime per innafiare i Bonsai,fà piu chic che alla terrona innaffiare il Basilico e i pomodori!
Lo so che non ho un grande “fisique du role” per essere all’altezza dell’eredità politica di papa,pero come tutti possono vedere faccio del mio meglio anche se talvolta con un po di sfortuna come quella storia del giochino “rimbalza il clandenstino” finita male su Facebook.
In tutta franchezza vedevo la cosa come gioco,in fondo cosa c’è di male?!
Vorrei avere le palle di Fabrizio Corona,lui si che è un uomo,che sà come si parla ad una folla di esagitati provocatori spediti li dai comunisti.
Oggi gli ho telefonato e esternato la mia ammirazione,ha detto che appena puo passa per un saluto e mi ha chiesto di chiamarlo subito in caso di problemi che ci pensa lui,so che è un amico e che di lui mi posso fidare.
Mi ha promesso che incaricherà uno dei suoi fotografi,il migliore che ha affinche le mie immagini e il mio look nel web sia all’altezza del nuovo interesse pubblico.
Vi allego un video sportivo in cui potrete constatare con quanto orgoglio un vero Padano sà ergersi a ponte tra le culture lontane,diverse,naturalmente nell’ottica di: “ognuno a casa sua e chi fà da sè fa per tre”.
Papa Umbero si è molto raccomandato a proposito,”…sii sportivo eppoi lo sport sappi che fà bene alla salute e tiene lontani dalle donne..” e riguardo alla partita l’ho rassicurato ampiamente facendogli presente che l’arbitro l’avevo scelto io, un Padano doc e quanto alla squadra della Costa D’Avorio un fatto del tutto imprevisto mi ha obbligato ad un esborso supplementare,gli abbiamo pagato i biglietti aerei andata e pure il ritorno pensate un po…chi altri? Compresa una prima colazione all’inglese (burro e marmellatina con succo d’arancia) e loro questi raddrizza banane appena sbarcati dall’aereo,per ripagarci di tanta generosità ci vengono a dire del rischio che qualche giocatore fugga per cercare fortuna in Italia!
Cosi mi è toccato pagare un servizio di sicurezza suplementare perchè ve lo immaginate il casino che farebbe la stampa se uno scappa e si dovesse dire che proprio io mi sono reso complice del reato di immigrazione clandestina?!
Ve lo immaginate Maroni? Ci inzupperebbe il pane come dice Moltalbano che mi stà simpatico…e papa Umberto quello lo tiene sott’occhio da un bel pezzo,ma questa è un’altra storia.
Non l’ho ancora detto a papa Umberto,della spesa supplementare (10.000 euriiii)
… non è tutta colpa mia,non c’era in giro una sola guardia Padana che volesse anche stare a soli tre metri da quei negracci!
Anzi no..c’era quel tale Borghezio,quel trombone nazistoide che si è offerto volontario ma lo conoscete,è un po radicale,eccessivo,e io non volevo perdere uno dei giocatori prima della partita.

Capitolo 2° I Martiri della Padania


Caro Diario,ieri sera ho chiesto a un amico di registrarmi l’emissione di Ballaro,volevo godere di un momento di celebrità,papa Umberto lo ha scoperto e mi sono preso del Pirlaaaaaaaaaaaa!
Mi ha preso il cd room dalle mani e se lo è quasi mangiato,c’è stato il momento che quasi si è messo a piangere,Manuela (la mamma) è accorsa subito e premurosa ha cercato di calmarlo,mi ha strizzato l’occhio e fatto capire di sparire,io gli voglio bene ma davvero non sempre lo capisco,mi chiedo se lo faccia apposta a colpevolizarmi cosi,in fondo sono il suo erede designato!
All’indomani raggiungo gli uffici della Panini,quella delle figurine,il Commendatore mi riceve con una cortesia senza eguali,papa Umberto ha espresso il desiderio di formare la gioventu Padana fin dalla piu giovane età e cosi ho avuto una illuminazione,anche papa me lo ha riconosciuto,le figurine e presto fatto abbiamo mandato qualcuno a sondare la cosa.
La notte mi sono sognato l’intera Padania che gioca a figurine,io poi non riuscivo mai a finire un album perchè gioca qui e gioca llà le perdevo sempre tutte;in ognuna di esse a colori tutti gli eroi della Padania,i martiri,qualche centinaio da mettere in bell’ordine nell’Album,i bambini avrebbero finito per saper citare a memoria i nostri eroi e presto Mameli,Garibaldi,Cavour sarebbero stati nomi senza senso,letteralmente gettati nella spazzatura della Storia,insomma un colpaccio degno di me,confesso che ne sono immensamente orgoglioso.
Il commendator Panini sorride amabilmente e mi dice:”caro signor Renzo debbo comunicarle che abbiamo incontrato qualche difficoltà nel percorso progettuale di quella che so che è una sua idea e mi creda è davvero una bella idea,grandiosa se calcoliamo il numero di voti del suo partito e ne ricavaiamo statisticamente quante sono le famiglie che la determinano e infine calcoliamo quanti bambini infine diventeranno nostri clienti,per farla breve sono qualche milione di figurine Padane ogni mese,cifre stratosferiche,da capogiro,mi complimento di nuovo con lei…Ma come le ho detto abbiamo qualche difficoltà…” Gli faccio presente che io sono li per quello e lo invito a continuare:”Vede abbiamo consultato alcuni nostri storici,sa degli specialisti,esperti di comunicazione etc ebbene non siamo riusciti a trovare un solo Martire,un solo eroe per la Padania se si eccettuano i Padri Fondatori ovviamente a partire da Alberto da Giussano e insomma per farla breve ad essere ottimisti ad oggi abbiamo non piu di dieci nomi per dieci figurine,lei capisce….”
Questa cosa poi non ci voleva,è stata una doccia fredda per me,il Commendatore è stato gentilissimo e mi ha regalato un bel pacchetto di figurine di una edizione speciale sulla Storia d’Italia che stanno preparando per le celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia,mi ha detto che è una edizione numerata e che ne ha ricevuta una persino il Capo dello Stato Giorgio Napolitano.
Quando sono tornato a casa ho fatto rapporto a papa,mi aspettava in salone con la sua virile canottiera curiosamente un po sogghignate,come se sapesse già e infatti a lui nulla sfugge,era ben informato sul problema evidenziato dal Commendator Panini,gli mostro l’Edizione Speciale delle figurine che mi ha regalato le sbircia come per annusarle e quando legge poco manca che gli venga un colpo apoplettico “pirlaaaaaaaaaaaaaaaaaaa” apre le bustine,le strappa e me le tira dietro,qualcuna riesce persino a mangiarsela.
Manuela accorre in soccorso di papa Umberto e mi ingiunge di finirla “…ma a te chi ti paga i comunisti!” mi butta in faccia un po sprezzante,sà bene che questa accusa mi ferisce e salgo in camera da letto affranto e depresso..
E a notte fonda che mi ricordo di uno dei nostri documentari,quello inerente “zio” Borghezio che come sapete non mi stà simpatico,quando ero piccolo un giorno nei corridoi di una delle sedi locali della Lega mi ingiunse di tirare fuori il pistolino e io terrorizato lo feci:”…vediamo un po cosa hai li… perchè se qui c’è un circonciso c’è puzza di ebreo e questi noi celi facciamo al forno! ” .
Stavo quasi per farmela addosso,precisamente avrei finito per pisciare sui suoi stivali neri tirati a lucido che lui mi dà un buffetto sulla guancia : “…stavo scherzando,cosa credi,lo so che sei un bravo ragazzo che ama la sua patria,mi raccomando se senti uno dei tuoi amichetti parlare di comunisti me lo vieni a dire intesi?”
Adesso,a distanza di tempo questo mio segreto inconfessabile,un uomo che mi tocca il pisello…non mi turba piu di tanto,mà resta che ecco,lo “zio” proprio non mi stà simpatico,ha un’aria da pedofilo laido.
E per farla breve se un Comunista simpatico si fà avanti e ce lo ammazza potremmo dedicarli un pacco di figurine al primo grande martire della Padania,e se i coglioni non ce li hanno perchè lo “zio” è uno tosto,magari ci penso io,perchè davvero è il mio sogno di giocare con quelle figurine!

Capitolo 3° “Ridateci la Mona Lisa”

Caro diario,ho letto un l’articolo Noemi Letizia sulla stampa sovversiva,Papa Umberto dice che bisogna conoscere i propri nemici per odiarli come si deve e cosi ogni tanto sbircio qui e là e su La Repubblica ho letto di Noemi Letizia,ti confesso che la rotondetta tutta burro e latte mi affascina,quell’aria verginale e la classe, Cielo che classe!
Altro che le nostre Miss Padania buone tuttalpiu a prepapare la polenta e osei !
E ve lo dico,ne ho beccata piu di una farsi recapitare del Cus Cus la notte con la scusa che aiuta a mantenere la linea!
Infatti nel regolamento del concorso per l’anno prossimo ho inserito una clausola ferrea,l’espulsione per quelle dedite al Cus Cus, anche se lo hanno mangiato un anno prima.
Vogliono dimagrire? c’è sempre il risotto e che diamine!
Eppoi quel “riconoscimento al talento che verrà” che le hanno assegnato mi ha fatto venire qualche idea,si potrebbe assegnarne uno anche a me,cosi a mo di incoraggiamento.
Ma tornando a Noemi di lei mi affascinano i suoi valori,lei ha dichiarato che giungerà vergine al matrimonio,una ragazza come si deve,pura e casta mi vien da dire una Mona Lisa che come sapete è un famoso quadro di Raffaello Sanzio,e adesso che ci penso trovo estremamente ingiusto che un patrimonio dell’umanità quale la Mona Lisa giaccia dimenticato nelle Gallerie de Louvre a Parigi,nel senso che l’opera celebra al tempo del Rinascimento la maternità e i valori famigliari che la Padania vuole celebrare con rinnovata passione,proprio per questo abbiamo bisogno di una Icona,di un mito universale,di un segno riconoscibile ovunque e mi chiedo se non sia il caso,anzi lo è e ne parlero a papa Umberto,di chiedere la restituzione della Mona Lisa ai legittimi proprietari cioè alla Padania,è risaputo che Raffaello Sanzio soggiorno a lungo a Milano ed è li che realizzo l’opera.
E da prevedere che i francesi faranno una ostitata opposizione ma dovranno cedere perchè altrimenti chiediamo la restituzione di Nizza che abbiamo perso a causa dell’Unità d’Italia ,ma dico io c’era proprio bisogno di regalarla ai francesi ?!
Me la vedo già sulle nostre bandiere al posto di quella pianta stilizata che fà tanto Marijuana,sono sicuro che anche un cinese troverebbe la cosa estremamente suggestiva.
A scuola tutti mi sfottevano dicendomi che noi Leghisti ci intrippavamo con la Marijuana…e mi pare nella mia immaginazione di vedere Giovanardi contento di questa scelta,lui che è cosi vicino ai giovani.
Appena l’ho detto a papa Umberto è scoppiato il finimondo,mi sono preso un calcio che a momenti mi spediva alla foce del Po,dopo essersi mangiato dalla rabbia la chioma del piu bel Bonsai della mamma e averlo risputato tutto,paonazzo in viso papa chiama Manuela e le dice guardandola come se prendesse la mira : ” ma tuo figlio si fuma l’origano per caso?! “
Vado a letto con una desolante sensazione di abbandono,mi sento solo,frustrato,non capito e la mia immaginazione prende a scalpitare sulle verdi praterie della Padania libera;mi serve una idea,qualcosa che spinga papa e il popolo ad amarmi ad accettarmi per come sono,come d’incanto mi vedo apparire in sogno una vettura che vuole mettermi sotto,decisa a stirami,senz’altro alla guida c’è un Comunista,rammento distintamente che un attimo prima del crash osservo la targa e poi mi sveglio,tutto sudato…la targa è l’idea che cercavo,l’eccitazione mi assale e mi sbrigo a prendere due note un po prima di riaddormentarmi.
Maroni l’americano,quello che se la fà con il Jazz invece che con Giuseppe Verdi riceve molte proteste da parte degli automobilisti Padani che non ne possono piu degli autovelox nascosti dietro ogni cespuglio,potrebbe essere una idea stampare un milione di adesivi Padania libera sintetizati in PAD-LIB da usare sulle targhe per evidenziare l’indignazione popolare…sono sicuro che stavolta papa sarà orgoglioso di me!

Capitolo 4° “proteggiamo la Madonnina dai nuovi barbari !"


Caro diario,oggi si sono riuniti in Gran Consiglio Calderoli,papa Umberto,Maroni e Castelli,hanno confabulato per un po mentre Manuela faceva su è giù con il vassoio ogni cinque minuti,poco prima della conclusione del Gran Consiglio i toni di voce si sono alzati,Calderoli è uscito sbattendo la porta lanciando un’ultima imprecazione: “…me ne strabatto i coglioni del cardinale Narcisio Cazzone !”e papa l’ho udito distintamente replicare: “…entro Settembre ci giochiamo tutto!”
Io avrei voluto assistere alla riunione tantopiù che al telefono c’era anche Silvio Berlusconi ma papa non ne ha voluto sapere di farmici partecipare,a quello che ho capito si tratta del gioco dei tre-passi-avanti-e-due-indietro ed era giunto il momento strategico di fare qualche passo indietro forse per fare contento Silvio.
Comunque ho passato il pomeriggio a ricevere imprenditori Padani che ci sottoponevano tutta una serie di prodotti che avrebbero voluto di largo consumo,mi è piaciuta l’idea dell’acqua minerale Padana,ha insistito per farmela assaggiare e l’ho trovata buona,ce l’ha certificata autenticamente Padana ,genuina,l’imprenditore ha suggerito anche che fosse presa in serie considerazione la sua offerta di un cospicuo fondo alle vedove dei Martiri Padani,lo ringraziato e ho messo la busta in bella vista sopra la cartella con il suo dossier.
La cosa mi ha rammentato la gita che ho fatto con papa Umberto a Montecarlo nel Principato di Monaco,lui mi ha mostrato fiero di farmelo scoprire,il Palazzo del Casino che si affaccia sulla bellissima fontana ,nel parco tantissime siluette femminili passegiavano elagantissime tra gigantesche sculture in bronzo,luccicavano come oro verso il tramonto.
Bellissimo papa,gli ho detto con gli occhi umidi,mi sembrava di essere sul set di un film dove il papa dice ” ecco vedi,tutto questo un giorno sarà tuo ” e gli ho chiesto con candore perchè non facciamo un salto al Casino?!
Veloce come la saetta mi è giunto sulla nuca uno scapellotto,ho sperato un po affetuoso di quelli che ci si scambia tra commilitoni,non sprezzante come quello che rifilano i “Brutos” alla loro vittima predestinata.
“…non ti ho portato qui per questo…” e ha preso la destra del parco per fermarsi di fronte a una banca,poi con un che di guardingo dopo essersi guardato intorno ha sospirato ed è entrato accompagnato da me.
Guarda papa che con la matematica vado piuttosto male,non mi ricordo neppure il mio numero di telefono…!
“…se non impari a memoria questi numeri ti caccio fuori dal partito a calci in culo e ti rinnego come figlio! “
C’ho provato,glil’ho promesso e poco mancava che mi mettessi in ginoccchio sotto il suo sguardo inquisitore un po sghembo per via dell’ictus e poi in bagno, per essere sicuro di non dimenticarmi le password me le sono scritte sull’avambraccio,a sera quando mi ha interrogato non ho sbagliato una sola cifra,finalmente ho visto papa orgoglioso di me.
Riflettendo mi sono detto che avrei fatto bene e tatuarmi i numeri sull’avanbraccio,il posto piu sicuro al mondo,per avere quelle password avrebbero dovuto passare sul mio cadavere!
Ho ricevuto a tarda sera una telefonata di Matteo Salvini,il braccio destro e sinistro di “zio” Borghezio,mi dice che stà organizando qualche operazione Padana spettacolare,in due parole vuole organizare delle ronde anti-writers mi dice che fanno tutti parte dell’Internazionale Comunista e mi ricorda che Hitler ha fatto fuori 400.000 Comunisti ed è per questo che finita la guerra la Germania è diventata una potenza finanziaria e infine mi invita a parteciparvi,date le mie responsabilità di erede decido di riflettere e gli prometto una risposta a breve.
Chiamo il maggior esperto che abbiamo a portata di mano se non nel partito come alleato in Parlamento,è il famoso assessore alla cultura Vittorio Sgarbi,la prendo alla larga e dopo i convenevoli comincio con il chiedergli cosa pensa della Mona Lisa in termini di Icona Padana,lo sento ridere al telefono,il suo buon umore mi incoraggia e vado dritto al sodo e gli dico cosa stà organizando Matteo Salvini.
“…stammi a sentire…se per caso ci scappa il morto con quel deficiente in crisi d’identità e visibilità vedrai la città di Milano assediata in un solo giorno da diecimila writters e di tutte le nazionalità,diventerà la meta,il percorso obbligato di qualunque artista di strada….”, e poco dopo prende commiato da me cantandomi qualche strofa :”O mia bela Madunina che te brillet de lontan tuta d’ora e piscinina, ti te dominet Milan sota a ti se viv la vita, se sta mai coi man in man …”
Chiamo quasi subito Matteo Salvini e gli faccio sapere che puo contare sulla mia piena,convinta adesione e che mi faccio carico con la Guardia Nazionale Padana di sorvegliare la Madonnina del Duomo di Milano,lo sento un po perplesso,lo rassicuro sbrigativo rimandando all’indomani i dettagli dell’operazione “proteggiamo la Madonnina dai nuovi barbari ! “
Papa sarà orgoglioso di me.

Capitolo 5° ” Malta a noi!

Stamattina presto quasi mi buttano giu dal letto,tutti i telefoni di casa squillavano all’impazzata,papa Umberto era gia uscito, assonnato rispondo di malavoglia:come al solito la stampa sovversiva,Comunista ci dà contro ma non è per questo che Matteo Salvini e Borghezio e alcuni miei sottoposti della Guardia Naionale Padana mi chiamavano,erano infuriati con l’isola di Malta perchè per la seconda volta hanno trovato su un barcone di terroristi dei salvagenti Maltesi!
Questi bastardi arrivano ad scortare nelle nostre acque territoriali i gommoni dei terroristi arabi e sicuramente fanno parte di un piano perfidamente organizato dai Comunisti e da La Repubblica.
Matteo aveva elaborato un piano di invasione dell’Isola di Malta,”zio” Borghezio mi aggiorna anche sullo scontro che ha Calderoli con lo Stato del Vaticano,noi tutti lo sosteniamo con entusiasmo e sogniamo ad occhi aperti un nome diverso per il pezzo da novanta della stampa cattolica: Famiglia Padana.
E un momento critico e di discute animatamente sul da farsi,giunge anche la proposta di “scortare” in Vaticano un gruppo di emigrati clandestini,che reclamano il diritto d’asilo,abbastanza improbabile come impresa ammeno che prendiamo qualcuno dei Negracci che abbiamo arruolato per le nostre operazioni di facciata nell’ottica della tolleranza,si sà che noi tolleriamo tutti quei negracci che vengono qui con la borsa gonfia.
Con un breve giro di telefonate cerco di sincerarmi su quanti uomini possiamo contare per l’invasione dell’isola di Malta,sarebbe una stupenda occasione per i nostri eroi a digiuno di imprese epiche dal giono in cui assaltarono il campanile di Venezia.
Non riesco a togliermi di torno la sensazione di rivivere le scene del “audace colpo dei soliti ignoti” quel film del 1960…in ogni caso pure dovesse andar buca ci guadagneremo un cospicuo numero di Martiri e di eroi cosi potro finalmente realizare il sogno del mio album di figurine Padane.
Certo dopo una impresa simile il Commendator Panini non potrà tirarsi indietro con la scusa che non ci sono abbastanza eroi e martiri da stampare sulle figurine!
I preparativi fervono,in meno di tre ore sappiamo di poter contare su non meno di 700 uomini,ci sono anche gli uomini di Gaetano Saya e di Massimo Correnti delle Guardie Nazionali Italiane.
Si fà sentire prepotentemente il problema delle armi,Matteo Salvini propone di assaltare un istituto di guardie giurate di Milano,nell’armeria dovrebbero esserci un po di armi e se non è sufficiente il comandante dei Vigili Urbani potrebbe chiudere un occhio.
A tarda serata il piano comincia ad assumere un contorno definitivo,abbiamo pure stabilito il mezzo di trasporto sino a Catania,tutti in treno,dà meno nell’occhio,ci travestiamo da tifosi del Catania e una volta arrivati li occupiamo con un arrembaggio amichevole il Ferry Boat che collega la città alla capitale di Malta.
Il piano è perfetto,ce lo vediamo sospeso sulle nostre teste splendente come una Pasqua.
Siamo tutti li,cioè almeno 50 uomini fidatissimi,gli altri,oltre 500 li abbiamo rimandati a casa,avevano famiglia,pancia,responsabilità importanti nel partito e non era il caso di sguarnire le ronde Padane nelle retrovie dopo tutta la faticaccia fatta per averle,a casa anche quelli con una età piuttosto avanzata,tra noi anche una miss Padania che abbiamo eletto subito mascotte della spedizione,anche se siamo meno del previsto l’entusiasmo non ci ha abbandonato,conoscendo bene papa Umberto non gli ho detto niente e poi la sua salute cagionevole richiede qualche precauzione,largo ai giovani dunque.
Alla biglietteria della Stazione ferroviaria di Bergamo abbiamo qualche problema,non vogliono farci lo sconto comitiva e peggio una banda agguerrita di fratelli della Atalanta ci scambia per davvero per tifosi del Catania,ne esce un parapiglia e poi da parte nostra una fuga disordinata,ci tocca abbandonare sul campo le bandiere del Catania,pero che tosti quei ragazzi,ne sono commosso.
Dopo esserci riorganizati ho l’idea di rinserrare i ranghi e tutti in coro ripetiamo il giuramento di Pontida :
“Oggi, sul sacro suolo di Pontida, di fronte alla sua millenaria abbazia e alla sua storia, qui, dove otto secoli or sono i nostri comuni si unirono in Lega e giurarono di combattere contro il potere straniero, noi, rappresentanti dei popoli padani, giuriamo: di difendere la libertà dei nostri Popoli Padani dal potere romano e ciò faremo giurare ai nostri figli”.
Commossi con gli occhi luccicanti riusciamo a salire in treno,si parte,sospiri di sollievo,sorrisi e abbracci,”zio” Borghezio passa tutti in rivista ed elargisce buffetti affettuosi e pacche sulle spalle “coraggio ragazzi,è fatta!”
uno dei ragazzi ha portato qualche migliaio di volantini con cui bombarderemo Valletta,la capitale di Malta,
te lo allego qui sotto caro diario,è ben fatto,è umano,tollerante e persino con quel pizzico di sarcasmo e di sentimento Padano che non guasta.
Siamo in viaggio da ore e ore,stremati, quando un intoppo imprevisto che in realtà è orchestrato dai comunisti obbliga il treno a fermarsi in piena campagna a qualche chilometro da Battipaglia,un immigrato clandestino dell’Eritrea si è gettato sotto il treno,suppongo che non voleva farsi perquisire dalla polizia e ha messo fine ai suoi giorni divorato dal senso di colpa.
Fà un caldo bestia e non ci riesce di sapere quando si riparte,Borghezio risolleva il morale di tutti,srotolata la bandiera Padana e si mette alla cima del piccolo corteo “avanti ragazzi” e tutti lo seguiamo a piedi in direzione della stazione di Battipaglia,Gaetano Saya arranca sbuffando e sudando come una fontana sotto il sole,per nulla al mondo sarebbe mancato a questo appuntamento,era troppo piccolo per la Marcia su Roma,il suo dramma segreto?
Un appuntamento con la storia mancato.
Comincio a temere per la segretezza della nostra operazione,forse il piano per smerdare il Vaticano era …per cosi dire meno gravoso.
Siamo arrivati a Battipaglia ma abbiamo perso Saya,un infarto lo ha ridotto a mal partito “andate ragazzi” ci ha detto in un sussurro stentato”…vincere o morire!” lo abbiamo abbandonato nel casolare di una famiglia terrona e promesso di inviare un medico quanto prima.
La stazione ci appare come un miraggio,la sete ci divora arroventa le visceri,ci infiliamo nel bar e il buon umore riprende a scorrere,si scherza tra noi,si sghignazza,ci scambiamo battute e scemate,una festa,Borghezio offre da bere a tutti,è commosso.
Al momento di salire sul treno come d’incanto veniamo circondati dai Carabinieri,il capitano si avanza e mi porge il suo cellulare “l’avete fatta grossa…” dice Roberto Maroni dal Viminale:” …che resti tra di noi ,hai avuto una bella idea ,cio non toglie che…vi do 5 minuti di tempo per rientrare e poi ordino di fare fuoco! Chi ti credi di esser Giuseppe Garibaldi?!
Comunque qui c’è qualcuno che vuole parlarti…” e un attimo dopo sento distintamente papa Umberto : “Pirlaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!”

UFFISI TERRITùRIAL DùL GùVERNO
Setùr immigrasiùn
Milan – Padania

Dumanda de citadinansa

Él/La sutuscritt/a* ____________________________________________________

Nasùu a**___________________________________________________________

Ùl dì______________________

Fùrtùnatament dùmicilià a_______________________________________________

Vist i risùltàa di ùltim elesiùn, el fa gentil dùmanda de pudèe avegh, sel fùs pusibil, la citadinansa padana. A tal pruposit, el dichiara:

- De ves pentì de ves un terùn o un estracumunitari.
- De rinegà tùt stì brùt urigin.
- De mangià dùrinansi almen dù volt ala setimana caseula, codigh, fuiò de bùseca ebruscitt cunt la pulenta.
- De pù fas racumandà
- De vùrèe frequentà el curs de lingua e cumpurtament padani.
- De laurà cum un asen e de pagà i tass.
- De piantala lì de fa casin a la sira
- De fa pù vegnì su di alter balabiott da la me tera.
- De diventà tifus de Milan, Inter, Atalanta o ProPatria. Ula Juventus no perché l’è na squadra de terùn.
- De vutà par i prosim cinc an semper e dimà Lega Nord Bossi.
- De desmetela de dì MINCHIA e imparà a dì VA A DA VIA EL CU’.

Ùl richiedent l’asilo pulitic________________________________________

* Se ùl cugnomm l’è trop da terùn, cambial giamò in un cugnom lùmbard (es. Brambilla-Fumagalli-Bossi-Ceruti ecc)

** Se intend furest tucc chi che ghè nasù sott al fiùm Po.

Capitolo 6° ” Il Divino Otelma “

Difficile dire quali sono stati i giorni piu amari nella mia vita,certamente tra essi il giorno che ho letto dei cenni biografici inerenti papa Umberto su Wikipedia ,mi ha preso una collera inesprimibile tantopiù che lo sanno tutti che amo internet e che mi appassiono a tutto quello che concerne l’informatica,Facebook lo puo testimoniare.
“…Bugiardo e fannullone. Uno che a 35 anni non aveva mai lavorato, si faceva mantenere agli studi dai genitori e mi raccontò una clamorosa bugia, facendomi credere che si era laureato. Ecco com’ era il Bossi che ho sposato. Parola di Gigliola Guidali, ex moglie del leader della Lega nord Umberto Bossi…..
…Si iscrive quindi all’università nella Facoltà di medicina a Pavia, abbandonando gli studi prima di ottenere la laurea, agli inizi degli anni ottanta a causa del suo interesse per la politica, alla quale si dedica completamente.
La sua prima moglie, Gigliola Guidali, raccontò in un’intervista di aver chiesto la separazione dopo aver scoperto che Umberto usciva tutte le mattine di casa con la valigetta del dottore (dicendole “ciao amore, vado in ospedale”) senza essersi però mai laureato Gli mancavano infatti 11 esami!!!”
la constatazione che la verità puo essere oltraggiata a tal punto m’indigna profondamente, mi ha spinto a riflettere sull’opportunità di creare una vera Enciclopedia sulla cultura popolare della Padania,una specie di “PadanaSapiensEnciclopedica”,suona bene vero.ne ho parlato non senza entusiasmo nel mio entourage e ho riscosso soltanto consensi,per chiarirmi le idee sui contenuti ho stilato una lista di valori da escludere parentoriamente:”…i capelli lunghi, le minigonne, Sofocle, Tolstoi, Mark Twain, Euripide, spezzare i bicchieri alla russa, Aragon, Trotsky, scioperare, la libertà sindacale, Lurcat, Eschilo, Aristofane, Ionesco, Sartre, i Beatles, Albee, Pinter, dire che Socrate era omosessuale, l’ordine degli avvocati, imparare il russo, imparare il bulgaro, la libertà di stampa, l’enciclopedia internazionale, la sociologia, Beckett, Dostojevskij, Cechov, Gorki e tutti i russi, il “chi è?”, la musica moderna, la musica popolare, la matematica moderna, i movimenti della pace, e la lettera “Z” che vuol dire “È vivo” in greco antico,poi Famiglia Cristiana,Il Risorgimento,l’Unità d’Italia,Che Guevara,Pablo Picasso,Giuseppe Garibaldi,etc,la lista è lunga…” e insomma avete capito una bella aggiustatina alla Storia quella fatta dagli altri con particolare riguarda a quella fatta dai vincitori di ieri
Noi siamo i vincenti di oggi,l’avvenire e abbiamo diritto di riscrivere la Storia dovessimo ridisegnarla dalla Bibbia ai nostri giorni!
Ne ho parlato con quel famoso assessore alla Cultura,Vittorio Sgarbi,mi ha ascoltato con attenzione e poi è sbottato:”…ma tu vedi troppi film al cinema… ” gli ho replicato franco che papa stesso mi accompagnava spesso al cinema della Parrocchia “…ragazzo voglio dire che faresti bene a smetterla di copiare i compiti ! Z il film di Costa Gravas è un po datato per interpretare il nostro tempo…pure se un po di quell’ordine farebbe bene al paese…” appunto replico contento di trovare qualcuno che la pensa come me,poi gli ho riferito delle menzogne che diffonde Wikipedia nel Web su papa,lui mi ha ascoltato paziente e ad un certo punto mi ha interrotto un po seccato ma anche divertito,lo dico perchè lo trovo simpatico specie quando si arrabbia con i Comunisti,papa dice che fà piu danni lui di un siluro.”…senti ragazzo senza che vai tanto lontano con l’immaginazione,ascolta…” e mi narra la storia per sommi capi di Antonio Ligabue “…un tipo eccentrico proprio come tuo padre ma infine un grandissimo artista proprio come tuo padre è un politico geniale,una realtà imprescindibile nel paesaggio politico italiano.”
Ecco quando Sgarbi parla cosi io lo amo,le sue parole mi scaldano il cuore,sono di grande incoraggiamento.
Mi ha fatto venire in mente che a tutt’oggi non abbiamo un grande artista Padano,qualcuno che incarni i valori popolari dell’Aia come Ligabue,gli chiedo se questo artista era per caso un Comunista, perchè lo so quasi tutti gli artisti sono comunisti e un giorno o l’altro dovremo istituire una bel concocrso di pittura con una bella coppa dorata come quelle delle bocciofile da dare in premio al piu Padano…lui mi risponde “affatto era sopratutto Svizzero e di origini tedesche…” al che il mio entusiasmo sale alle stelle.
Uno Svizzero è al di sopra di ogni sospetto,proprio l’uomo che cercavo,ringrazio calorosamente Sgarbi e mi riprometto di discuterne con papa che dopo la spedizione dei 50 eroi a Catania mi tiene ancora il broncio.
In casa c’è un po di nervosismo papa Umberto gira da una toilette all’altra con Manuela dietro trascinando scatoloni di cartone pieni di carta igienica tricolore”…non deve mai mancare mi raccomando…”
In un momento di pausa prendo il coraggio in mano e gli dico che dovremmo annoverare nella nostra cultura un grande artista Padano,uno attaccato ai valori della famiglia e del lavoro e faccio il nome di Antonio Ligabue aggiungendo subito dopo che è Svizzero e dipinge i valori dell’Aia,della campagna:”…bravo e già che ci sei prendi la zappa e vai a zappare il giardino!”,me ne vado un po umiliato, papa Umberto mi segue con lo sguardo un po sconsolato : “due braccia rubate all’agricoltura…ma chi te le mette in testa queste coglionerie?!” Verso sera ad una delle riunioni salta fuori l’orgoglio Padano,la rabbia del popolo,dei giovani verso il Vaticano,i commenti e le battutacce si sprecano mi dico che noi in tema di religione dovremmo poter apportare nuovi valori al popolo Padano espropriato della sua fede piu autentica,ci rifletto su mentre intorno a me si scatena la baraonda,fioccano imprecazioni e le parole d’ordine “facciamogliela pagare a quei pedofili di merda,eleggiamo papa al soglio pontificio il mago Otelma!”.
In fatto di religione so che ognuno se la gira come vuole e mi chiedo perchè noi Padani non potremmo farcela su misura una fede autenticamente popolare,chesso abolire la messa ma non la confessione perchè si sà sapere i cazzi degli altri dice papa aiuta,e adesso che mi rammento gira in internet la voce che Cristo non è morto a Gerusalemme ma che dopo la resurrezione se ne andato in Tibet (…) riflettendo potremmo farlo venire da noi,troviamo un illuminato e diffondiamo la buona novella,adottare uno dei tanti vangeli apocrifi,quello che piu si attanaglia alla Padanità e finalmente sbattere in faccia al Vaticano il fatto suo!
La Chiesa Riformata Secessionista della Nazione Padana,mi immagino già un Cuppolone sulle colline di Bergamo,in una bella giornata sarebbe visibile persino da Milano e sullo sfondo le Alpi,se non è poesia questa….
Calderoli viene a farci visita con una grossa scatola infiocchettata,baci e abbracci e a me a metà tra il buffetto e una sberla condità con una tirata d’orecchi “…e bravo il nostro Garibaldi !” lo so certe sconfitte bruciano,mi sento frustrato dai miei fallimenti,vorrei tanto essere amato,riconosciuto per quello che sono,papa Umberto apre il pacchetto e scoppia in una grassa risata ” …tutti pronti per una nuova Breccia di porta Pia?! ” esclama sbandierando un cappello da Bersagliere con le piume al vento.
Mi dico che potrei chiamare da Genova davvero il Divino Otelma e chiedergli una Fatwa come quella che fanno gli islamici e scagliarla su tutti quelli che hanno in antipatia papa,francamente la mia immaginazione è un ribollire rivoluzionario con qualcosa di creativo,mi sento un artista.
Ieri hanno liberato Guidi,fà parte di un terzetto leggendario,qualcuno l’ha detto : “In tempi di “stupro alla Romena ristabiliamo lo stupro Italicus!”",è stato un vero cattivo,da piccolo lo ammiravo e cercavo di copiarne lo sguardo torvo romantico da maledetto,a dire la verità ho sempre ammirato i cattivi,quelli che sanno farsi rispettare.
Decido di parlarne a papa e butto li senza tanti preamboli l’idea della Chiesa Riformata Secessionista della Nazione Padana,scorgo la gioia immensa che gli illuminana gli occhi e incoraggiato a proseguire subito aggiungo:…facciamo un bel Cuppolone sulle colline di Bergamo,ti immagini papa quanti appalti,diventiamo ricchi come il Vaticano e ci facciamo anche un museo d’Arte Padana con dentro il piu grande artista Padano Antonio Ligabue e come papa ci mettiamo dentro il Divino Otelma.
Sgrana gli occhi come se avessi bestemmiato la Nazione Padana “…ma è un finocchio!? “

Lo stupore,lo sconcerto,la perplessità che lo paralizza mi dà il tempo di schivare il suo toscano appena acceso,finisce sul divano bello,Manuela incomincia a strillare,i Bonsai perdono per lo schoc la meta del fogliame,mi giro e me la do a gambe su per le scale inseguito dalla sua voglia di prendermi a calci in culo.
“Pirlaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa ! “

Capitolo 7° “La scuola dell’odio”


Caspita ce l’hanno proprio con noi,voglio dire io e Roberto Cota e Enzo Erminio Boso,Veltroni si è messo a fare un tale casino che dovremo d’ora in poi darci una calmata e finirà inevitabilmente in una regressione nell’adolescenza,alla sua malinconia e alla sua noia.
Allora papa stava ancora bene ed io in giardino davo la caccia alle Lucertole,papa mi aveva detto che hanno la coda come la testa dei Comunisti cioè ricresce sempre e cosi io gliela tagliavo di netto,non con le mani perchè altrimenti Manuela diceva che le macchie di sangue sulle camicette con ricamata un BR,eleganti e fini non sarebbero andate via neanche con la candeggina, l’Omo o un chilo di Dixan!
Le camicette BR un giorno papa le getto tutte nella spazzatura,vuoi sapere perchè caro diario?
Ebbene a scuola presero a sfottermi appicicandomi un nomignolo strano: “Curcio”,lo riferii a papa e alla mamma e cosi le camice finirono nella spazzatura,di li a poco passo uno zingaro,di quelli che rubano i bambini…una delle rare categorie che dovevo odiare di meno perchè…bhe questo te lo dico dopo caro diario.
Ad occhio e croce nel mio presepe,mi spiego,papa mi regalo una capanna che era stata usata per il presepe dell’anno prima e siccome un gatto ci aveva pisciato sopra aveva preso a puzzare terribilmente,io la usavo per riporci la mia collezione di code di Lucertola finchè accadde che nel giardino,vi assicuro che era grande,non se ne trovava più una neanche a pagarla.
Papa si era dato alla politica da un pezzo,si sbracciava,urlava e la gente piu sbraitava piu gli voleva bene,stringeva il pugno,lo brandiva,questo fatto mi colpi moltissimo e decisi di diventare un cattivo.Nelle mie peregrinazioni letterarie inciampai presto non negli esercizi di Sant’Ignazio di Loyola ma nelle inizazioni degli ufficiali delle SS tedesche,per dimostrare di essere uomini speciali,d’acciaio dovevano cavare gli occchi a un gatto con le loro stesse mani senza battere ciglio!
Avete già capito che da quel momento guardavo i gatti con un certo interesse e infatti adocchiai quello dei vicini e cercai di attirarlo nel giardino con qualche stratagemma,cominciai con il latte,niente,feci la Muina come dicono a Napoli niente ma ebbi maggior fortuna quando gli sventolai davanti al naso un pezzo di prosciutto crudo.
La mia idea era di ficcarlo in un sacco e aspettare che la fame e la sete lo indebolissero a sufficienza da poterlo diciamo cosi manipolare e cosi lo tenni in un angolo del giardino ben nascosto per dieci giorni sotto un mucchio di travi,quando mi sembro che fosse finalmente se non rassegnato almeno indebolito aprii il sacco e ci cacciai dentro la mano,avevo provveduto ai guanti,il gatto si lascia prendere e all’istante stesso che lo tiro fuori con un guizzo sorprendente si dà alla fuga.
Non vi dico la mia frustrazione per il fallimento del mio primo percorso iniziatico verso la razza superiore…Decisi di farmi furbo e istitui una taglia per ogni gatto vivo o morto che mi portavano gli amici purchè fossero neri o rossi financo tigrati.
Con la pistola ad acqua caricata ad acido cloridrico gli sparavo negli occhi,vi lascio immaginare lo spettacolo;duro non fino a quando esaurii i miei risparmi ma fino al giorno che uno accecato si infilo in casa e terrorizzo la mamma!
Non vi dico quanti vasi di Bonsai ruppe lo sciagurato.
La domenica pomeriggio prima delle partite dell’Atalanta papa mi dava lezioni di catechismo,mi spiegava per filo e per segno le cose buone e belle della vita.
Quando non capivo rispondeva paziente alle mie domande come quando gli chiesi perchè erano cattivi i Negri e gli arabi,perchè devo odiarli?
… che poi seppi che erano anche mussulmani che è peggio “…tu cosa faresti se stuprassero la mamma?” la stessa cosa mi replicava quando gli chiedevo perchè i Marocchini erano cattivi,e cosi gli Algerini,e poi i Tunisini,e poi i Comunisti e tanta altra gente.
Fu cosi che mi feci la convinzione che metà del Mediterraneo si era scopato la mamma,ogni tanto la osservavo di nascosto con un senso di umiliazione,grande pena e odio perchè questo faceva di me un Figlio di puttana!
Mi dicevo anche come si poteva fare del male a un tale angelo di mamma!?
Le guardavo il di dietro e ti lascio immaginare caro diario a cosa pensavo e con orrore e piu la guardavo piu amavo papa Umberto per la pazienza,la dedizione con cui le stava accanto,amore impastato di odio perchè non aveva saputo difenderla,io al suo posto non avrei permesso a nessuno di toccarla…

Capitolo 8° “Buoni buoni,niente pirlate!”

“Buoni,buoni,state buoni ragazzi,niente Pirlate mi raccomando”,sento distintamente papa Umberto cercare di calmare gli animi,riconosco la voce di Borghezio stridula,nervosa:”…le vere famiglie cristiane di questo paese sono incazzatissime,già si parla di fargliela fare una moschea a Milano….dovranno passare sul mio cadavere…” francamente conosco molta gente che sarebbe felice di poterlo fare ma questa è un’altra cosa; c’è anche Calderoli e in conferenza diretta via telefono dal Viminale Roberto Maroni,è cosi dal tardo pomeriggio,da quando Narciso Cazzone come lo chiama Calderoli ha espresso le sue vive ansietà alla CEI e il resto tutti lo sanno di li a poco dopo un giro di consultazioni Silvio rinuncia alla Perdonanza e ci manda franco-candore-di-volpe-polare cioè Enrico Letta,sarebbe stata una bella occasione per i cristiani di manifestare fiducia ad un uomo che ha fatto molto per noi,per il Federalismo,papa dice che :”…se Berlusconi non ci fosse bisognerebbe inventarlo!”.
Di tanto intanto aggiunge con un che di ironia:”…un pirla fraterno,è come il fratello scemo della famiglia,te lo tieni perchè l’assistenza sociale tutti mesi ti versa l’assegno…”
Francamente mi sono chiesto cosa volesse dire con questa frase,mi ci arrovello ancora.
Siamo tutti in collera per questo inaudito attacco da parte della Chiesa,l’Italia è ancora uno stato sovrano e insomma chi si credono di essere?!
Comunque un momento estremamente teso,aria di tempesta per noi,siamo al centro di attacchi forsennati da tutte le parti ,restiamo l’ago della bilancia o il “centro maggioritario” come mi ha detto papa una volta ma proprio per questo tutti sgomitano per farci fuori.
Mi sento in una condizione di scacco,un che di impotenza,le sezioni ribollono,vogliono rispondere per le rime all’aggressione catto-comunista,c’è perfino chi propone di bruciare i Centri Sociali il guaio è che quella gente non ha nessuna voglia di scherzare,papa me lo ha detto una volta :”…non scendere mai in piazza se ti aspettano i Comunisti,prenderesti solo un sacco di legnate!”
Fosse per me mi accontenterei di spaccare le rotative di Famiglia Cristiana…
La Chiesa Riformata Secessionista della Nazione Padana un giorno vedrà la sua nuova alba,ci faremo disegnare da da Dolce e Gabbana dei bei abiti prelatizi con dei simpatici fiocchi verdi,e forse potro istituire l’Immacolata Concezione quale dogma fondante della Chiesa Padana,la mamma sarebbe fiera di farvi parte e in un secondo tempo procedere alla divinazione di papa…affatto escluso che essendo figlio di un dio io stesso possa godere della massima carica apostolica.Ma in Vaticano sanno con chi hanno a che fare?!
Io per la verità una mezza idea l’ho avuta,non ne ho ancora parlato con nessuno,ma questa idea non mi fà dormire la notte.dal punto di vista politico avrebbe una carica eversiva straordinaria sarebbe la giustizia Padana…e perfettamente in linea con le prossime celebrazioni dell’Unità d’Italia,eccome se lo è….
ne parlo in una delle sezioni dei Giovani Padani,mi raccomando per la discrezione più assoluta,la mia idea è accolta con grandi ovazioni di entusiasmo,ci si abbraccia tutti,qualcuno ha persino le lacrime agli occhi,io sono un po immalinconito dal fatto che i rischi sono minimi,risibili,non ci scapperà il Martire Padano e neppure l’Eroe, cosi la mia collezione di figurine Padane dovrà attendere ancora.
Uno dei ragazzi,il piu entusiasta è di Roma,proprio quello che ci voleva,qualcuno che conosca i luoghi dell’azione,si offre volontario come guida, lavora per il Comune di Alemanno e conosce un passaggio sotterraneo che passa per le fogne e porta direttamente sull’obbiettivo,sono un po titubante a condurre una azione Padana attraverso le fogne,simbolicamente la metafora non ci sorride molto, ma poi mi lascio convincere dalla fattibilità della cosa.
Papa certamente mi tiene d’occhio per cui dovro usare uno stratagemma per eludere la sua sorveglianza e se non è lui è quel bonaccione di Roberto Maroni che mi ha incollato al culo uno dei suoi sgherri!
Ci troviamo sul luogo dell’appuntamento in 25,non c’è male,sono orgoglioso dei miei ragazzi,saliamo sulle machine e partiamo in direzione di Roma,ci arriveremo verso sera.
Parcheggiate le macchine Roberto la nostra guida Romana ne approfitta per fare la guida turistica,ci indica i kebab in cui hanno fatto delle incursioni quelli di Forza Nuova,aveste visto le facce di quei bastardi,uno di loro ha osato apostrofarci “siete dei razzisti di merda!” e io dopo una bella randellata che gli ha fatto esplodere la vetrina: “…noi non siamo razzisti sei tu che sei kebab!”abbiamo riso tutti di gusto e anche un po svaccati.
Entriamo in un tombino dopo esserci assicurati di essere soli e incominciammo una lunga marci nelle puzzolenti gallerie “Dio non riusciro a togliermi questa puzza di dosso prima di un mese…”esclama qualcuno e un altro di rimando:” …questi romani la fanno che puzza piu di quella dei negri!” ci si scambia delle battute e ci si incoraggia vicenda,ci diciamo che forse finirà che se la prenderanno con quel coglione di Graziano Cecchini il FUTURISTAche tanta ansia dà al Comune di Roma,per quanto ci riguarda sono cazzi suoi,anzi è pure meglio.
Arriviamo alla biforcazione che a dire di Roberto ci porterà sull’obbiettivo,abbiamo marciato nelle fogne per piu di un’ora,al ritorno rischiamo di trovarci con le batterie delle pile scariche e marciare li sotto al buio non è tanto raccomandabile.
“….qui subito fuori ce la Breccia,la famosa Breccia di Porta Pia,il muro che dobbiamo fare saltare per aria…” dice e prende il comando del gruppo,è buio pesto,usciamo come gatti dal tombino e ci guardiamo in giro nessuno in vista,possiamo agire,”…eccolo,li c’era la lapide che hanno rotto qualche giorno fà dei camerati…” ingiungo parentorio che non c’è tempo da perdere,sbrighiamoci qualcuno estrae la grossa bomba carta,abbastanza potente da fare un botto che si sentirà a chilometri e capace di un certo danno.
Accendo io stesso la miccia e filiamo via infilandoci di nuovo nel tombino,con il cuore in gola abbiamo siamo fuggiti a gambe levate e ci siamo fermati solo quando il fiato cominciava a mancarci,giusto un attimo dopo sentiamo il botto,tremendo.
Ci abbracciamo felici e commossi,l’operazione è perfettamente riuscita,nessun problema,sono orgoglioso di me e di questi Giovani Padani,la nostra giustizia e quella del popolo Padano ha colpito un simbolo suscettibile di rimettere l’invadenza del Vaticano al suo posto,domani stesso parlero a papa affinche tenga in gran considerazione Roberto,senza di lui…mi sembra che ci tenga.
Arriviamo a Bergamo all’alba,sfiniti ma felici,ci salutiamo e curiosamente manca all’appello Roberto,lo cerco e chiedo di lui,nessuno lo ha visto,precisamente è scomparso poco dopo il botto…qualcosa mi dà da pensare ma mi dico che non ho nessuna ragione di inquietarmi.
Andiamo al bar fuori dela stazione per un capuccino e un cornetto,il proprietario ci caccia fuori a pedate “…fuori di qui,puzzate come dei negri ….” qualcuno di noi si rattrista cerca una fontanella per darsi un ripulita,io mi dico che è meglio che rientri prima che si sveglino tutti,non vorrei farmi vedere in queste condizzioni,francamente l’aria di Roma è disgustosa.
Un ora dopo arrivo a casa,papa Umberto si è appena alzato,Manuela gli prepara la colazione “…hai sentito alla radio cosa è successo?” mi chiede,gli dico che ho passato la notte da amici con il piu bel sorriso candido,innocente che potessi esprimere “….dovro fare pressioni sulla Mussolini perchè calmi quelli di Forza Nuova,sono cosi incazzati che rischiano di far scoppiare una guerra civile…” gli chiedo perchè,cosa è successo e lui ci gira intorno un po,la suspence per torturarmi : “…hanno fatto saltare per aria il muro perimetrale di una sede di Forza Nuova a Roma,nessun ferito ma molti danni…quei coglioni impareranno che i Comunisti non scherzano…e noi dovremo dire alle ronde Padane di tenere gli occhi aperti …”
Papa ti giuro che se avessi un Comunista tra le mani lo ucciderei!



LA SATIRA NON SI DENUNCIA!



04/05/10

LE MAFIE NON SONO UN PROBLEMA ESCLUSIVAMENTE DEL SUD ITALIA...



Milano Gomorra

di Giuseppe Catozzella

Pensionati ricattati dal racket. Ragazzini che segnalano ai boss se un'auto della polizia entra nel quartiere. Case popolari "vendute" abusivamente dalla malavita organizzata. Così i clan controllano le periferie della metropoli. Nell'indifferenza del sindaco Moratti

Due cuori e una casa popolare. Potrebbe essere una calzante descrizione della capitale morale d'Italia. Milano possiede due cuori: il primo, splendido, in bella mostra nelle vetrine di design delle vie del centro, o affannato a stringere la ventiquattore nelle strade adiacenti a piazza Affari. L'altro, dimenticato, straccione e volgare, delle periferie.

Tutta la cerchia della periferia milanese, a 360 gradi, è circondata da case popolari, nella maggior parte dei casi decadenti, gli stucchi cascanti o scrostati, casermoni enormi in cui vivono moltissime famiglie ammassate, i grandi cortili conosciuti dai commissariati locali come liberi luoghi di spaccio.

Ma le case popolari sono anche business. Affari per le cosche mafiose che abitano la zona, e che "vendono" per cifre fino a 4000 euro l'ingresso negli appartamenti, e in alcuni casi si fanno pagare affitti fino a 300 euro al mese. Vittime sono soprattutto gli anziani, che hanno paura ad allontanarsi dalla loro abitazione per paura che venga occupata, e così non si fanno ricoverare in ospedale, non vanno in vacanza.

Partendo da sudest e procedendo a 360 gradi, la periferia è in mano a molti clan. I siciliani di via Solomone, in zona Rogoredo; i pugliesi e i calabresi di via Stadera e via Costantino Baroni; i clan calabresi del Giambellino, nella zona di via Vespri Siciliani, via Bruzzesi e via Bellini; ancora i clan calabresi e siciliani a Baggio, in via degli Ippocastani e via Latici; i calabresi e i casertani di Quarto Oggiaro, in via Pescarella e via Lopez, e infine tutte e quattro le matrici mafiose della zona Niguarda, proprio di fronte all'ospedale maggiore: i clan calabresi in via Villani, i napoletani in largo Rapallo, i pugliesi in via Ciriò e i siciliani di via Luigi Monti.

Questa ricognizione è frutto del lavoro di un'associazione dal nome eloquente: " Sos Racket e Usura". Associazione che ha riaperto lo scorso 22 aprile in piazzetta Capuana a Quarto Oggiaro. Luogo simbolo dello spaccio e del racket delle case popolari. Un'ampia piazza che sovrasta una distesa di box chiusi anni fa, dove l'Aler - la società regionale che gestisce gli alloggi popolari - ora sembra voler creare una palestra sotterranea.

Alle tre del pomeriggio del 22 aprile scorso, sotto il porticato di piazza Capuana, sulla sinistra, una scrivania, con un telefono che non si attacca da nessuna parte, il cavo pende tronco dal ripiano. E un grande striscione bianco: "Sos Racket e Usura". Per monitorare le attività di racket, pizzo e usura delle cosche nelle zone popolari di Milano l'associazione si serve di un metodo tanto semplice quanto invasivo: questionari consegnati casa per casa e nelle attività commerciali, e da restituire via mail o fax, in maniera del tutto anonima. "Sos Racket e Usura" rimarrà a Quarto Oggiaro fino al 13 maggio, poi farà il giro delle periferie, dalla zona Niguarda, al Giambellino, poi viale Padova, viale Monza e viale Sarca.

L'associazione, con a capo Frediano Manzi, ha riaperto i battenti, ma si fa per dire, perché le mura non ce le ha. Il 7 febbraio scorso era stata costretta a sbaraccare per la totale indifferenza delle istituzioni milanesi. Una chiusura completa da parte di Palazzo Marino, nonostante la quale in questi 2 mesi e mezzo i cittadini hanno continuato a denunciare attività illecite all'associazione, e a chiederne con centinaia di lettere e mail la riapertura.

E il 18 aprile scorso sono stati sparati 8 colpi di arma da fuoco contro il bar latteria di proprietà di una delle cosche coinvolte proprio nel racket delle case popolari, i Pesco. Cosa che potrebbe indicare un riassetto delle dinamiche in zona Niguarda, ora che il clan è sotto processo.

"A differenza di Palermo e Catania, per esempio, a Milano il sindaco nega la sede all'unica associazione antiracket. Avendo fatto noi 4 denunce contro l'Aler (la società che gestisce le case popolari, ndr), eravamo incompatibili con l'assegnazione da parte dell'amministrazione comunale di una sede. E la responsabilità è di una sola persona", spiega senza mezzi termini Frediano Manzi. "Noi siamo fieri di avere una sede come questa, perché rispecchia la Milano vera che si tiene nascosta: quella dei quartieri popolari. La Milano di gente per bene che vive nei quartieri più poveri e che non ha mai smesso di fare segnalazioni, a cui puntuali sono seguite le nostre denunce alle autorità. Come gli anziani, che hanno paura di andare in ospedale o in vacanza per timore che la propria casa venga occupata".

Di questo si tratta. Le cosche che si occupano dell'affare vendono gli appartamenti statali. Per entrare bisogna pagare somme fino a quattromila euro, e in alcuni casi - solo per gli stranieri - anche un affitto mensile fino a 300 euro, oltre all'istigazione dei residenti all'aggressione verso gli agenti, in caso di sgombero, come ha spiegato il capo della squadra Mobile, Alessandro Giuliano. Agendo in questo modo, poi, le famiglie si garantiscono anche il pieno controllo del territorio, preparato così per lo spaccio di droga, di cui parlano anche i cittadini, riguardo a piazzetta Capuana di Quarto Oggiaro: "È pieno di ragazzini di 12 o 13 anni che girano in bicicletta, soprattutto di sera, e che avvisano i grandi se per caso dovesse passare qualche auto della polizia". Come in "Gomorra", ma a Milano.

Il lungo lavoro di "Sos Racket e Usura" ha portato finora un risultato concreto, oltre agli sgombri ai danni della famiglia Pesco - ma si spera che presto si potranno vedere altri frutti di questo duro lavoro sul territorio: il processo al clan palermitano dei Pesco-Priolo-Cardinale, in cui lo stesso Manzi è testimone. Il clan fu incastrato da un video in cui un uomo dell'associazione, oggi in incognito, fingeva di avere urgente bisogno di un'abitazione, e si rivolgeva per questo a Giovanna Pesco, donna del clan, detta "la Gabetti": "Era stupefacente l'assoluta tranquillità con cui tutta l'operazione si è svolta", dice l'uomo: "La sensazione di totale controllo del territorio, la certezza che nulla sarebbe mai venuto fuori. Uno stato d'animo di convinzione di una grande copertura. Di affari che sono durati per anni e anni nella convinzione che nulla sarebbe mai stato scoperto".

Le accuse per il clan che ha continuato a svolgere indisturbato i suoi affari per 13 anni sono di associazione per delinquere finalizzata all'occupazione abusiva e occupazione abusiva continuata di un quarto delle case popolari del popolare quartiere di Niguarda, proprio di fronte all'ospedale. "Il pm Antonio Sangermano mi ha domandato esplicitamente se, prima della nostra denuncia, noi avessimo fatto esposto alle autorità sulla situazione", dice Frediano Manzi. "E la mia risposta è stata affermativa: il sindaco di Milano, Letizia Moratti, e tutti i gruppi consiliari. Lo sapevano tutti, e nessuno è intervenuto. Voglio citare anche l'esposto risalente al 1997 di 9 cittadini di via Luigi Monti al Comune di Milano. Quell'esposto lo dice chiaro e tondo: la cosca Pesco-Priolo-Cardinale spaccia e fa racket degli alloggi almeno da quella data, e si è resa colpevole, tra l'altro, in quel periodo, di 5 omicidi per tossicodipendenza e un suicidio".

A oggi l'attività di "Sos Racket e Usura" e dei suoi coraggiosi volontari ha permesso di denunciare alle autorità competenti centinaia di casi di usura, pizzo e racket delle case popolari a Milano, cavando fuori a fatica briciole di omertà ai suoi cittadini.
(03 maggio 2010)




tratto da l'espresso

03/05/10

consiglio vivamente...





Non posso esprimere un'opinione critica sulla qualità del film, sulla regia o sugli attori, visto che non sono un esperto di cinema, ma credo che "I GATTI PERSIANI" sia veramente un bel film, utile da vedere per capire la vita reale in alcuni paesi "pseudo-democratici".