Brescia: con la Lega Nord sono entrati 5.259 extacomunitari, molti di più che con il centrosinistra | ![]() | ![]() | ![]() |
Mercoledì 04 Agosto 2010 10:36 |
In realtà Fabio Rolfi, vice sceriffo della contea di Brescia ci ha fregato tutti. L'aveva anche ribadito più volte: "basta con questa storia del razzismo". E noi non avevamo capito. Fabiolino voleva aumentare il numero di stranieri a Brescia, mica diminuirli... Che stupidi siamo stati... Dal Bresciaoggi del 3 agosto (pagina 7): "In due anni l’aumento secco è stato di 4.596 unità. Il che vuol dire che in Loggia possono pure cambiare le alleanze di governo, in Comune può pure insediarsi chi prova a fare la faccia un po’ più truce, ma i meccanismi profondi che regolano l’immigrazione - e l’immigrazione verso la città in particolare - non cambiano". Il caro Sgrufis (per i lettori del BresciaPoin - così viene chiamato Fabio Rolfi) si è impegnato a fondo perchè sapeva bene che puoi far approvare i reglamenti che vuoi, puoi dislocare gli stranieri ovunque, puoi emanare 100 mila ordinanze - cosa non ancora chiara a diversi sceriffi legaioli (vedi Montichiaushwitz), ma non al saggio Rufus (sempre Rolfi) -, ma non potrai mai regolare i flussi migratori. Sempre su Bresciaoggi, scrive Massimo Tedeschi: "Nell’ultimo biennio di governo del centrosinistra, fra giugno 2006 e giugno 2008, i nuovi ingressi in città di immigrati erano stati di 4.682 unità, il che aveva portato l’incidenza dal 13,5 al 15,9 per cento della popolazione cittadina. Nel penultimo biennio di governo-Corsini l’incremento di immigrati era invece stato di 3.094 unità (passando dall’11,7 al 13,5%)." Negli ultimi 24 mesi infatti i dati Istat hanno fatto registrare ben 5.259 arrivi di immigrati direttamente dall’estero: si tratta di persone che hanno ovvi problemi di inserimento linguistico, sociale, culturale. Il movimento inverso, invece, non c’è: a dispetto di alcuni boatos giornalistici, il movimento in direzione opposta è minimale. Non è vero che la crisi sta inducendo gli immigrati a rimpatriare in fretta e furia mogli e figli.
Ma dai... Una risposta concreta a quanti affermano che - a differenza degli altri colleghi di giunta - almeno "Rolfi qualcosa fa". Che faccia è indubbio. Si tratta però di stabilire cosa e soprattutto come vengono "fatte e cose". In questo caso dobbiamo ammettere che le cose sono state fatte proprio bene. Essendo MdC (e aggiungiamo il BresciaPoint) palesemente a favore del multiculturalismo e della società multietnica, la redazione esprime - per la prima volta - un sincero ringraziamento nei confronti dell'operato di Fabio Rolfi che ci ha regalato una Brescia ben più "colorata" di quella ereditata da quel razzista di Corsini. tratto da: Muro di Cani |
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